Oggi la facilità di espatriare per accettare una nuova offerta di lavoro, oh per affrontare nuove sfide o fare esperienze lavorative diverse, porta le persone a trovarsi all’estero. Anche i pensionati invogliati dalle condizioni fiscali o climatiche favorevoli (quanti di noi sognano di fare una pensione in un bel posto con un clima mite all’estero magari davanti al mare!!!) …. ecco ci siamo trasferiti all’estero, abbiamo firmato un contratto, preso un’abitazione e magari in quel momento che ci accorgiamo che serve un prestito per affrontare spese impreviste, per la casa o più semplicemente per l’acquisto di un’auto. Iscrivendoci all’A.I.R. E (anagrafe- italiani -residenti- all’estero) non sarà molto facile ottenere un prestito. questo accade perché le banche e gli istituti finanziari, non avranno più fiducia in quanto in caso di morosità del cliente avrebbero serie difficoltà a recuperare l’importo erogato. Soluzioni? Le soluzioni sono poche, ma estremamente pragmatiche ad esempio se si è clienti storici di una banca e quindi correntisti si può chiedere un prestito chirografario con un garante capiente, che abbia ovviamente, residenza in Italia; la banca sarebbe garantita. Se questa opportunità non vi fosse, l’alternativa più semplice sarebbe quella di rivolgersi ad una banca presente nel paese di residenza orientativamente ci verrà richiesta la fonte di reddito e la stabilità sul posto di lavoro, ovviamente avendo tutti i permessi in regola. Ad ogni buon conto prima di partire fate bene i vostri conti una partenza fatta di pancia e non ben ponderata causerà sicuramente situazioni complicate pianificare è la soluzione migliore.
Facendo l’esempio dell’Italia riportiamo qui brevemente quali documenti devi portare per ottenere un prestito o eventualmente i requisiti per una cessione del quinto dello stipendio o della pensione, non è detto che in un paese straniero saranno sicuramente uguali però può essere una buona idea e una presa di coscienza su quelle che saranno le eventuali casistiche che si potranno presentare davanti. permesso di soggiorno con almeno un anno per i cittadini extracomunitari, passaporto per i cittadini comunitari documento identità e tessera sanitaria, una busta paga oppure documenti sulle case di proprietà o su un’eventuale garante. portatevi dietro sempre le copie di questi documenti e soprattutto gli originali così la banca potrà velocemente sbrigare tutte le pratiche l’importo solitamente arriverà in conto corrente in circa due giorni lavorativi ma volte possono impiegarci anche più di una settimana, ad ogni buon conto chiedi sempre un preventivo prima di firmare qualsiasi tipo di contratto e leggilo bene.
Bisogna anche ricordarsi il tasso di cambio del denaro sia se ce lo portiamo dietro sia se ce lo bonifichiamo da una banca italiana ad una banca estera, le grandi banche cambiano mediamente ha un tasso di conversione pari al 5%, non poca cosa
Un consiglio che potrebbe essere utile in caso stiate cercando un prestito, ad esempio per l’acquisto di un’automobile, nel caso in cui abbiate un contratto di lavoro, ma magari è ancora troppo fresco ed avete poca dimestichezza col nuovo paese e le nuove regole, sarebbe quello di rivolgersi alla banca dove il vostro datore di lavoro fa partire il vostro denaro dello stipendio, la stessa avendo possibilità di controllare che realmente state lavorando e siete affidabili potrebbe avere meno problemi e difficoltà a derogarvi una somma, con l’occasione voi potrete diventare correntisti di quella banca e col tempo ottenere anche un mutuo per l’acquisto della futura casa. ultimo consiglio se siete imprenditori e vi trovate all’estero, potrete agevolmente rivolgervi al consolato italiano per chiedere aiuti e miti consigli e se è presente è utile rivolgersi alle Camere di Commercio italiane all’estero, la quale avendo contatti con gli italiani frequentemente, avrà sicuramente consigli da dare pratici ed efficaci. Ad ogni modo non esiste una regola unica dipende molto da paese a paese, le regole, nei paesi europei questi problemi non esistono sono stati superati e ampliamente grazie all’unità europea e molte banche italiane sono presenti anche all’estero, ed hanno tutte un modus operandi molto similare che non vi creerà nessun tipo di problema.