Il dress code parla chiaro: il papillon (o farfallino o cravattino) è fatto per le occasioni più formali, dove l’eleganza è un imperativo assoluto. Tant’è che si usava, in origine (ovvero ai primi del secolo scorso) indossarlo esclusivamente per gli uomini, in abbinato allo smoking – e rigorosamente di colore nero.
Solo l’accompagnamento con il frac consentiva la variante in bianco. Ma in entrambi i casi c’era qualcosa di rigorosissimo: il capo deve essere annodato a mano, con perizia e pazienza, e assolutamente non deve essere un modello preconfezionato, solo con la clip da agganciare, nel segreto del colletto della camicia.
Le regole del papillon
Tipicamente accessorio da guardaroba maschile, nel suo stile classico è regolamentato da codici d’abbigliamento che richiamano eleganza e stile. Lo scopo è quello di avere un capo che non sia mai fuori luogo. Ma vediamo qualche regola di stile per indossare il papillon al meglio, secondo i dettami dell’eleganza:
- Il papillon va indossato con la giacca: niente camicia a maniche scoperte con solo un cappotto, e men che meno camicia a manica corta.
- Al completo dell’abito, si può abbinare un gilet. Ma questo non può assolutamente sostituire la giacca: va quindi prestata attenzione alla sovrapposizione degli abiti, alla caduta del tessuto e agli abbinamenti dei colori.
- È assolutamente da evitare d’indossare il papillon in occasioni come colloqui di lavoro o esami universitari: la particolarità dell’accessorio, e dell’outfit che richiede, potrebbe portare alla distrazione dell’interlocutore: meglio attirare per i contenuti che per una “confezione” fuori luogo.
Ma se del papillon si fa un accessorio moderno…
…Cambiano tutte le regole. Le rigide regole dei dress code vengono sovvertite facilmente e ci vuole poco perché dallo schema precedente si passi a un accessorio giovanile, che si abbina con molta più elasticità e che prende nuova vita, soprattutto grazie alla diffusione degli altrimenti bistrattati papillon preconfezionati. Di colori accesi in tinta unita o con design fantasia, si passa all’abbinamento casual con giacche casual o cardigan di lana, sino a quello che si poteva pensare il più improbabile degli accostamenti: le camicie di jeans.
Questione di stile dell’uomo di successo? Sì e no. Se da un lato è vero che esportare il papillon in ambienti non tradizionali è già una rottura degli schemi, lo diventa ulteriormente quando diventa un accessorio giovane e unisex, indossato sia da donne che da uomini, e con tessuti differenti: non più solo seta, ma anche lana, sino ad arrivare a materiali del tutto distanti dall’abbigliamento, come quelli utilizzati dai designer e stilisti di Papillon Art, che stravolgono completamente i canoni classici e scuotono anche quelli dell’uso casual.
E in ogni caso…
Ci sono alcune indicazioni e consigli generici, per non trasformare l’accessorio del papillon in qualcosa di clownesco, sia che lo si usi nell’accezione elegante e distinta che in quella più casual e moderna. Si comincia dall’abbinamento dei colori, e se su un abbigliamento completamente a tinte unite sta bene un colore acceso o persino fantasia, esagerare potrebbe trasformare in un effetto psichedelico o monotono, a seconda dei casi. Ma al di là delle regole dei colori, che sono classiche, bisognerebbe prestare più attenzione alle dimensioni.
Deve sposarsi bene con il viso e con il disegno del colletto della camicia: la grande varietà dei preconfezionati consente una grandissima scelta di abbinamento, ed è sempre consigliabile che non spuntino le punte del colletto da oltre i lembi del cravattino.
Non resta che provare, giocare e testare il papillon addosso a sé, senza timore d’osare un po’ di più: il momento giusto è questo.