La gestione separata è un fondo pensionistico nato nel 1996 con la riforma Dini ed alla quale possono iscriversi i lavoratori parasubordinati e si tratta un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati.
Come abbiamo accennato, la Gestione separata si rivolge ai lavoratori parasubordinati, quindi a coloro che svolgano lavoro di vendita a domicilio (se il reddito supera i 5mila euro annui), alle forme di collaborazione coordinata e continuativa, ai beneficiari di borse di studio per dottorato di ricerca e agli assegnisti di ricerca, a chi riceve borse di studio per la mobilità internazionale, ai lavoratori autonomi occasionali, che fino a questo momento non avevano nessun tipo di gestione della pensione (se il reddito supera i 5mila euro annui), agli spedizioneri doganali non dipendenti, ai prestatori di lavoro occasione accessori, ai medici con contratto di specialistica, ai volontari del SCN.
Per tutte queste categorie di lavoratori, la legge stessa prevede come obbligatoria l’iscrizione alla gestione separata.
La domanda dell’iscrizione alla gestione separata viene presentata per via telematica, compilando l’apposito modulo sul sito INPS, oppure telefonando al numero verde dell’INPS. Nel modulo vengono chiesti i dati anagrafici ed anche l’inizio e il tipo di attività e via dicendo.
Ci si deve autenticare sul sito, quindi dal menù si deve scegliere ‘gestione separata’. Si accede alla pagina d’iscrizione, si sceglie ‘collaboratore o altra attività’.
Scopo della creazione della gestione separata è quella di permettere la tutela previdenziale per le categorie di lavoratori diverse dal classico dipendente, e che quindi non erano tutelate sotto questo punto di vista.
Competente per il professionista è la sede INPS del territorio di residenza, mentre per le collaborazioni e per gli altri tipi di lavoro è competente la sede INPS nel territorio dove si trova la sede amministrativa della filiale o del committente o comunque quella che amministra i pagamenti dei lavoratori.
L’INPS, nella gestione separata, raccoglie i contributi previdenziali di tutti i lavoratori autonomi, quindi non dipendenti, e anche dei professionisti senza cassa di riferimento di categoria.
Le prestazioni assistenziali che la gestione separata riconosce a coloro che sono iscritti sono per esempio quelle di invalidità, pensione supplementare e anticipata, pensione di vecchiaia e quella indiretta per i superstiti.
Anche la gestione separata richiede alcuni requisiti per l’accesso alle prestazioni previdenziali: i lavoratori iscritti possono accedere una volta compiuti 66 anni e 7 mesi, mentre le lavoratrici possono accedere a 66 anni e un mese.
Per ulteriori informazioni consigliamo la lettura di questo interessante articolo http://www.regime-forfettario.it/riduzione-inps-gestione-separata-2017/