Molti di noi conoscono la Croazia come meta turistica marittima ricca di spiagge, attrazioni naturalistiche e paesaggistiche che la mettono tra le mete più gettonate, ma quello che molti non sanno è che quest’ultima insieme alla Romania e alla Serbia è una delle più importanti località per i trattamenti di odontoiatria low cost.
Questo fenomeno negli anni ha interessato circa il 4% degli italiani e in generale 80000 persone provenienti da tutta Europa, e questo accade perché i costi degli interventi di implantologia soprattutto, ma anche tutti gli altri trattamenti, vengono offerti ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quelli a cui siamo abituati (circa il 50% – 60% in meno), e data la crisi economica che ci ha afflitto negli ultimi anni, a tanti è sembrata la soluzione più idonea a risolvere i loro disturbi. C’ è da dire però che nonostante il netto “risparmio” si registra ultimamente, una netta diminuzione di questi soggiorni, in quanto più della metà di coloro che si sono sottoposti a questa tipologie di cure all’estero ha dichiarato che non lo rifarebbe mai, affermazione dovuta alla grande probabilità di incorrere in problematiche successive principalmente per 3 motivazioni:
- Differenti norme igienico-sanitarie
- Rispetto dei tempi clinici
- Ritorno in Croazia per eventuali controlli
Il sistema di controllo delle norme igienico-sanitarie all’estero è molto diverso da quello che conosciamo noi infatti a differenza dei dentisti italiani,che devono sottostare a rigide norme spendendo cifre importanti, i dentisti Croati non devono sostenerne alcuna a causa di una normativa differente, soprattutto prestano poca attenzione alla sterilizzazione degli strumenti e questo, come da logica, comporta un ‘alto rischio di contrarre infezioni.
Per quanto riguarda i tempi clinici, è ovvio che ogni intervento, a maggior ragione se si tratta di cose complicate o molto invasive, ha dei tempi di guarigione che non sono mai ridotti a pochi giorni, anzi in molti casi richiedono più sedute per “ripulire” l’area trattata, ed è dunque altrettanto ovvio che se i soggiorni in Croazia o in un qualunque altro stato, durano solo 7 giorni, i medici sono costretti a ridurre a tale tempo i trattamenti, accelerando i tempi che l’organismo richiederebbe normalmente, a scapito della sicurezza della riuscita della cura, facendovi incorrere nel rischio di infezioni, rigetti e, nei casi più gravi, di rovinare l’area del trattamento in maniera permanente e quindi di dover poi ricorrere alle dentiere.
L’ultimo punto in ordine è quello che più andrebbe tenuto in considerazione, infatti il prezzo che vi viene proposto non comprende il costo dei controlli successivi, che per altro non è possibile effettuare in Italia, o raramente possibile, in quanto difficilmente un altro dentista si prenderò la briga di mettere le mani su un lavoro fatto con le condizioni sopra descritte, rischiando poi il concorso di colpa nel caso di eventuali cause di risarcimento se qualcosa andasse storto, e tale condizione fa si che la spesa da sostenere sia ingente e vada a vanificare il “risparmio” iniziale; Unito a tutto questo c’è il fatto che le eventuali cause sopra citate non possono essere fatte dal vostro paese ma ancora una volta dovrete, a spese vostre, tornare nel luogo in cui avete effettuato l’intervento.
A conti fatti la professionalità e la garanzia che vi viene data in Europa vale ogni centesimo speso in più, tutto a favore della vostra salute.
A cura di
Studio Odontostomatologico Dott. Antonio Mingione
Indirizzo: Via degli Abeti, 5, 61122 Pesaro PU
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