Premessa
In termini economici, in qualsiasi centro di fecondazione assistita, tra la tecnica FIVET e la tecnica ICSI, esiste un notevole divario di costi. Spesso la differenza tra le due tecniche consta di diverse centinaia di euro. Alcune coppie possono dover ripetere la tecnica anche due o tre volte, con evidente divario di spesa.
La Ricerca
La ricerca dimostra che la FIVET è altrettanto efficace della procedura ICSI, in cui lo sperma viene iniettato direttamente in un uovo, quando non vi è alcun fattore di infertilità maschile. Le percentuali di natalità cumulativa a fresco sono simili tra FIVET e ICSI in queste circostanze.
Nella Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) ci sono due modi in cui le uova possono essere fecondate: FIVET (Fecondazione In Vitro con Embryo Transfer) o ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi). Nella fecondazione in vitro (FIVET) si utilizzano migliaia di spermatozoi per ciascun uovo, nella speranza che almeno uno di questi lo fertilizzi . Nella ICSI l’embriologo utilizza un microscopio e attrezzature tecnologicamente avanzate (micromanipolatore) per selezionare un singolo spermatozoo che viene iniettato nell’uovo. Alcuni giorni dopo, sia per FIVET che per ICSI, l’embriologo controlla se le uova si sono fecondate e si sono trasformate in embrioni. Se ci sono embrioni, uno (a volte due) viene trasferito nell’utero e gli embrioni rimanenti possono essere congelati per un uso successivo, se il trattamento non ha esito positivo oppure per una seconda gravidanza.
Perché è nata la tecnica ICSI se era già presente la FIVET
Quando la FIVET è stata sviluppata per la prima volta, negli anni ’80, ha aiutato molte coppie che in precedenza erano state sterili ad avere figli. Ma la fecondazione in vitro non ha funzionato per le coppie in cui l’uomo aveva uno sperma molto povero. Ecco perché, all’inizio degli anni ’90, è stata sviluppata la procedura ICSI. La ICSI ha avuto un notevole successo e ha aiutato le coppie con infertilità maschile nel mondo ad avere figli.
Confronto scientifico tra FIVET e ICSI
Da allora c’è stata una crescente tendenza a utilizzare l’ICSI per tutte le cause di infertilità. In Australia, circa due terzi dei trattamenti di PMA sono ICSI. Ma la tecnica ICSI è meglio della FIVET anche per le coppie che non hanno infertilità maschile? Questa è stata la domanda dei ricercatori in un documento pubblicato sulla rivista Human Reproduction.
I ricercatori hanno esaminato tutte le donne residenti in Victoria che hanno avuto il loro primo ciclo di trattamento PMA stimolato tra luglio 2009 e giugno 2014 e hanno confrontato le FIVET e le ICSI in termini di possibilità di avere un bambino. In tutto, più di 13.000 donne hanno avuto il loro primo ciclo di trattamento in quel periodo e tra loro hanno avuto più di 23.000 cicli di trattamento (incluso il trasferimento di embrioni congelati). I ricercatori hanno scoperto che, per le coppie che non hanno infertilità maschile, la ICSI non aumenta le possibilità di avere un bambino. Le percentuali di gravidanza sono perfettamente sovrapponibili.
Quindi il messaggio da portare a casa da questo studio è che le coppie con infertilità del fattore non maschile possono risparmiarsi il costo extra di avere una ICSI in quanto non offre alcun vantaggio rispetto alla fecondazione in vitro FIVET in termini di tasso di natalità.
Quel che invece è sicuramente invariato in entrambe le tecniche, come suggerimento dei medici, riguarda l’alimentazione durante la stimolazione ovarica, poiché è sempre consigliabile mangiare sano, mantenendo una dieta equilibrata e fare esercizio fisico, anche se con moderazione.