Devi inserire nel tuo progetto le pareti mobili per ufficio?
Oppure decidere se diventare rivenditore di questo prodotto?
Nate per essere elementi divisori, le pareti mobili ufficio hanno la funzione di seguire i cambiamenti di layout in base alle esigenze aziendali, un fattore con cui tutte le realtà imprenditoriali devono fare i conti spesso.
Quello che andremo a spiegare qui è come sono cambiate le pareti oggi e che evoluzioni subiranno domani.
Il mercato
Le pareti mobili per ufficio sono un prodotto di difficile collocazione, a metà strada tra il mondo dell’edilizia e l’artigianato dell’allestimento di interni.
Il mercato delle pareti è cambiato rispetto al passato: oggi la grande richiesta di un prodotto a basso costo ha causato un impoverimento dell’offerta e l’affermarsi di un prodotto ripulito da tutti gli espedienti tecnologici, per arrivare così a risultati che sembrano più serramenti che pareti divisorie.
Oltre al marasma di basso livello, si distinguono ancora prodotti di fascia alta, con prestazioni e performance sempre in crescita con valori aggiunti di alta qualità, indispensabile per partecipare a gare d’appalto.
Se da un lato troviamo un utente con un budget ridotto, è vero anche che oggi la domanda è provvista di maggiore consapevolezza sul prodotto e apprezza i valori aggiunti delle pareti mobili.
Questo è sicuramente un prodotto per cui rivolgersi direttamente al produttore, ancor più che l’arredo ufficio; e questa è la tendenza del mercato, che apprezza realtà produttrici strutturate che possano garantire un’alta qualità nel progetto, affidabilità, tempi di consegna ristretti e miglior prezzo.
Il prodotto
Ancora oggi il trend del mercato è un prodotto con linee minimal ed essenziali, che sia un elemento strutturale non invasivo, anche se determinante per l’impatto visivo e per le sue alte performance.
Quello che si ricerca per un domani, invece, è un sistema unico che integri ogni tipologia di parete divisoria: vetrata, cieca, attrezzata; ad esempio attraverso profili e sistemi di fissaggio unici per tutti i moduli disponibili. Questo è il progresso tecnologico che il mercato ha già iniziato a richiedere e verso cui ci si dovrà muovere: sono diversi, infatti, le ricerche progettuali che si stanno conducendo in questo senso.
La parete vetrata ormai è un modello affermato che riscuote successo, perché supera i concetti di riconfigurabilità e flessibilità, offrendo la soluzione di compromesso per unire ambienti open space ad ambienti specializzati, che richiedono visibilità ma anche protezione acustica.
La parete mobile cieca, invece, costituisce oggi una valorizzazione dell’interior design, fornendo l’elemento strutturale ed estetico in più a progettisti e architetti. Inoltre, l’uso come divisori mobili su binari è molto in voga.
Le pareti presentano caratteristiche prestazionali ed estetiche in continua crescita. Si ricercano una maggiore personalizzazione del prodotto e disponibilità di accessori, ad esempio la porta si sta trasformando sempre più in un elemento estetico, nascondendo i sistemi tecnici.
Per il futuro, ci si dovrà concentrare nella ricerca progettuale e strutturale del design dei profili, con nuovi materiali e nuovi colori, e nei sistemi di ingegnerizzazione per i componenti.
L’insonorizzazione
L’abbattimento del rumore è un valore non intrinseco alla parete, ma costituisce un plus che deve essere integrato nella struttura, che sia in pannelli in melaminico o vetrata.
La parete in sé non ha un sistema fonoassorbente: costituisce un elemento che ostacola la diffusione del rumore, ma non lo assorbe.
Per eliminare il disturbo sonoro devono essere applicati espedienti tecnici specifici per quello scopo, ad esempio lastre di vetro doppio, incremento degli spessori o inserimento di materiali fonoassorbenti a struttura.
La parete mobile per ufficio sta diventando un prodotto molto importante anche per la correzione acustica degli ambienti di lavoro.