E’ ormai provato che il rapporto che si crea tra una persona ed un animale è utile a portare benessere psico-fisico per i continui stimoli positivi dovuti alle “coccole”.
Lo scambio affettivo che si crea aiuta infatti a colmare dei vuoti che la vita ci ha lasciato ed è quindi utile contro l’ansia.
Ovviamente se soffriamo di ansia o depressione bisogna sempre rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che ci possa seguire e consigliare: mai pensare di potersi curare da soli.
Sarà poi lo psicoterapeuta eventualmente a consigliarci di ricorrere anche ad un intervento assistito con un animale.
Dog therapy?
Quando si parla di pet therapy il primo animale che ci viene in mente è ovviamente il cane, e per una terapia coadiuvante contro l’ansia si deve trovare il cane adatto alla persona.
Infatti non tutte le razze canine sono adatte alla pet therapy ed ora analizzeremo meglio nel dettaglio quali razze sono più portate.
In linea di massima comunque basti sapere che i cani per pet teraphy devono essere di indole tranquilla e affettousi, dei coccoloni insomma.
Alcune razze canine per dog therapy e ansia:
- Maltese
- Bolognese
- Terrier
- Barboncino
- Golden retriever
- Boxer
- Labrador
- Terranova
Pet therapy gatti
Anche la presenza di una gatto in casa può essere utile come terapia per combattere l’ansia o la depressione in quanto è dimostrato che la sua presenza, con carezze, fusa e giochi, aiuta ad alleviare lo stress e quindi un ottimo rimedio contro l’ansia o in generale un valido aiuto per dimenticare, seppur per poco, i problemi affrontati quotidianamente.
Le fusa poi hanno un effetto rilassante perché donano immediatamente alla persona il riscontro effettivo che le attenzioni che stiamo riservando al nostro gatto sono apprezzate.
Anche la nostra mente ha bisogno di riposo, ed una coccola al vostro gatto è un ottimo modo per farlo.
Pet therapy cos’è?
La pet therapy è quindi una fase più avanzata del semplice rapporto animale/padrone, è un rapporto guidato tra il paziente e l’animale addestrato per fare pet therapy.
L’addestramento di questi animali, solitamente cani, è appositamente mirato a questo tipo di terapia.
Ad esempio se il cane deve affrontare la terapia con dei bambini, deve essere addestrato preventivamente a tutte le possibili eventualità che un bambino possa tirargli la coda, o gridare, o far altro che potrebbe disturbare o addirittura fare arrabbiare un cane normale.
Per la pet therapy solitamente vengono usati animali quali il gatto, il cane o anche il cavallo.
Ogni ciclo di terapia ha un suo scopo, un obiettivo da raggiungere previsto nel piano individuale del paziente.
la prima volta che si parlò di pet therapy fu nel 1964 grazie allo psichiatra boris levinson, che faceva appunto riferimento all’uso di animali per curare disturbi psichici-psicologici.
Oggi, quando si parla di pet therapy, in realtà si fa riferimento a tre diverse metodologie di “interventi assistiti con gli animali”:
- EAA: Educazione assistita con gli animali
- AAA: Attività assistita con gli animali
- TAA: Terapia assistita con gli animali
La differenza tra le tre sta che la prima è prevalentemente educativa, la seconda è più ludica e quindi giocosa, mentre la terza punta più sulla componente terapeutica.
Mentre nel nord europa la pet therapy è in uso da molti anni, in Italia è solo da qualche anno che viene applicata, e nel 2015 sono state approvate le “Linee Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali“, per poter accreditare percorsi formativi specifici, veri e propri corsi pet therapy, per poter formare il personale competente a lavorare in questo ambito.
A chi si rivolge la pet therapy?
Una volta capito che la pet therapy è una terapia complementare ad altre metodologie più classiche come la psicoterapia, il suo uso è indicato soprattutto per:
- Bambini e anziani
- persone affette da autismo
- Disabili
- malati terminali
l’empatia che si crea con gli animali crea effetti benefici che possono alleviare molti sintomi ansio-depressivi.
Tra essi troviamo ad esempio un miglioramento dell’autostima e la diminuzione di ansia e stress, mentre nei malati terminali è di notevole aiuto anche agli operatori sanitari per poter svolgere le procedure di prassi con il paziente più rilassato.
In generale comunque possedere ed accudire un animale può essere utile per chiunque, infatti alcuni studi hanno appurato che:
- Chi ha un cane od un gatto ha meno possibilità di soffrire di depressione.
- Il livello di colesterolo e trigliceridi è più basso in chi possiede un animale domestico
- Interagire con un animale domestico fa si che aumentano i livelli di serotonina, il cosi detto “ormone della felicità”.
Il motivo di questo benessere generale è semplice: il contatto fisico.
Avere quotidianamente gesti affettuosi con il nostro cane o gatto abbatte lo stress, ci fa sentire meno soli, giocare con loro ci fa fare esercizio fisico.
In ogni caso sono sicuro che molti di voi queste cose le sanno già, perché sperimentare su se stessi quanto bello e rassicurante sia per il nostro corpo e la nostra mente giocare e coccolare il nostro cane o gatto che sia è una cosa meravigliosa, che ci solleva dai problemi quotidiani e ci regala un immensa dose di amore incondizionato.